martedì 7 maggio 2013

‘Die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt’ Wittgenstein



Sì, ti ho riconosciuto! Quello sguardo, che ostenta la noia che ti hanno imposto, male cela un pizzico di curiosità imbronciata. Anche se il tuo viso ogni anno muta e diverso è il tuo nome, da vent’anni leggo gli stessi timori negli occhi di ragazzi che, come te, iniziano la scuola superiore trascinandosi dietro, troppo spesso, un fardello pesante: regole imparate e recitate a memoria che piano piano, subdolamente, schiacciano la gioia di conoscere. Anch’io, sai, odiavo studiare quell’inglese ridotto a mucchio di inerti macerie di lessico e grammatica: se mi son trattenuta dal bruciare i libri in terza superiore è stato solo per timore dei miei!
Sorridi? Non ci credi! Eppure è vero. È  stato un caso se mi sono rispuntate le ali dopo che la scuola me le aveva tarpate: a volte tremo se penso quanto più  misera la vita mia sarebbe stata se non avessi fatto quel viaggio fuori dall’Italia…. Non permetterò che tu corra questo rischio! Non lasceremo le cose al caso.
Io ti capisco, capisco il disagio del tempo sprecato che ha scandito le mie e le tue grigie ore su testi imbrattati di insignificanti liste di parole e regole appartenenti ad una lingua estranea e bizzarra così distante dal nostro mondo: io ti prometto che quei giorni sono finiti.
Non darò risposte ad interrogativi che non ti sei mai posto, ma creerò terreno fertile per le tue domande e ti accorgerai che  c’è più di un solo modo di guardare alla realtà: confronterai le dimensioni di spazio e tempo a te ben note con altre dimensioni e il tuo mondo diventerà più grande, si arricchirà di idee inaspettate, quelle di ragazzi che come te si guardano intorno pieni di speranze e timori ma da un’altra prospettiva.
Ti accorgerai, mentre mi racconti il tuo passato, descrivi il tuo oggi e immagini il tuo domani usando parole inconsuete, di angoli segreti che prima, solo con la lingua del tuo paese, non vedevi,  non potevi raggiungere. Avrai nomi per cose che non conoscevi, e quei nomi allargheranno i tuoi pensieri e ti consentiranno di dire e pensare l’inaspettato. Sentirai il rumore di suoni un tempo incomprensibili che ti sorprende con il suo significato: certo dovrai impegnarti, ma faremo in modo che sia divertente, che sia sensato, che includa il tuo mondo.
Ti spingerò a usare tutte le risorse di cui disponi, te ne darò di nuove per consentirti di crescere e creare: ti sfiderò, ti provocherò ma ti sarò accanto e seguirò i tuoi sentieri per indicarti la direzione, ti chiederò di valutare il tuo lavoro e quello dei tuoi compagni ma solo dopo che avremo deciso insieme come e perché, userò il web e ti mostrerò strumenti che faranno di Internet la tua arma più potente, un posto in cui sentirti a casa, in cui trovare qualunque cosa di cui tu abbia bisogno anche quando non ci sono io.
Lo sai, non posso accompagnarti per tutta la strada ma ti mostrerò dov’è l’orizzonte: lo guarderemo insieme, e vedrò nascere in te la voglia e le capacità di correre avanti, di dare di più, di fare di più perché sarai cosciente che non puoi limitarti al paese della tua gente se vuoi capire, scoprire e  trovare soluzioni.
Quando domani, con accanto un collega, un amico, magari persino una sposa, o uno sposo che viene da una terra lontana avrai certezza che non mentivo i giorni in cui ti ripetevo che sei cittadino del mondo e saprai guardare alle differenze senza pregiudizi per considerarle una ricchezza inestimabile, in quel momento, sarai fiero che nessun altro essere umano possa passarti accanto senza che tu abbia la possibilità di condividere con lui almeno un tratto di strada, un’emozione, un’idea che arricchisca entrambi e renda l’umanità migliore. Quel  giorno, nei tuoi occhi,  avrai allora una scintilla come quella che oggi vedi nei miei e, forse, riconoscerai in te, con un sorriso, lo stesso entusiasmo con cui ti ho scaldato il cuore negli anni dei sogni.
E se il tuo grazie si unirà a quello di altri che prima di te si sono voltati indietro per raccontarmi che hanno sperimentato quel brivido lungo schiena di cui parlammo tra i banchi, questa conferma continuerà a riempirmi di gioia e ad aiutarmi  nei momenti difficili quando dovrò lottare per la scuola in cui credo, anche a costo di essere l’unica voce fuori dal coro.

martedì 4 gennaio 2011

Grazie e arrivederci!

Avendo superato il concorso per accedere al Dottorato di Ricerca in E-learning and Knowledge Mangement presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Macerata, dal primo gennaio, per 3 anni, mi allontano dall'insegnamento per approfondire la mia preparazione. Tale decisione è stata ponderata a lungo ed è nata dalla coincidenza di due fattori: il primo, la mia inesauribile necessità di crescere, continuare ad imparare, "pormi domande" (cfr foto in alto a sinistra) per cercare di rendere il mio insegnamento sempre più efficace che mi ha spinto ad aggiornarmi e sperimentare piste innovative, dall'altra una malcelata diffidenza, quando non ostilità, per il tipo di lavoro che tentavo di portare avanti, da parte di una porzione determinante dell'ambiente scolastico in cui mi sono trovata ad operare.

L'amarezza che ha accompagnato le mie ultime settimane a scuola (anche per le condizioni di impossibilità operativa in cui sono stata messa) e il senso di tristezza nel lasciare i miei studenti sono state attenuate dalla riconoscenza e dall'affetto con cui genitori ed alunni, pur profondamente dispiaciuti per la mia decisione, la hanno comunque compresa ed approvata manifestandomi in tutti i modi possibili la loro riconoscenza per quanto realizzato.

Pensavo che niente potesse superare il senso di soddifazione che ho provato quando ho superato il concorso per il dottorato, ma l'affetto dimostratomi dai miei alunni mi ha scaldato il cuore come mai prima, confermandomi che la strada intrapresa è quella giusta, e gratificandomi impagabilmente sia dal punto di vista professionale che umano.

Un di cuore a tutti coloro che hanno capito: a voi tutto il mio affetto e la più completa disponibilità sul nostro social network che, come sapete bene, non chiude!









sabato 3 luglio 2010

ANCHE QUEST'ANNO CHIUDIAMO IN BELLEZZA!

Quest'anno la mole di lavori realizzata dai ragazzi è ben più ampia per quantità e tipologia di quella dello scorso anno, identico, invece, il criterio costruttivista ispiratore allo scopo di personalizzare l'apprendimento per renderlo significativo.

Qui sotto vi presento un medley molto limitato che però può dare un'idea abbastanza fedele delle attività intraprese.

Il Web 2.0 offre spunti narrativi digitali sempre nuovi e coinvolgenti per raccontare esperienze personali significative .... (suggerimento: cliccate sui pulsanti play per avviare i video o le registrazioni)







Tornano i video per descrivere momenti speciali del passato ....










... ma anche per appropriarsi in maniera creativa di strutture grammaticali e lessicali.








I due video e la bacheca digitale qui sotto sono alcuni dei risultati del tentativo di sensibilizzare i ragazzi ai problemi enormi che la loro generazione e quelle future dovranno affrontare, e di farli riflettere su argomenti di attualità, come il surriscaldamento globale o gli OGM, per metterli in grado di acquisire le informazioni inspensabili a prendere decisioni informate.






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lunedì 26 aprile 2010

NUOVI PROGETTI

Torniamo a fare video: per parlare della scuola, per raccontare esperienze che ci hanno colpito e anche per dare colore e vita ad aride nozioni grammaticali ... perché così si ricorda meglio!


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IL NOSTRO SOCIAL NET-WORK PRESENTATO ALL'UNIVERSITA' "LA SAPIENZA" IN OCCASIONE DI DIDAMATICA 2010


Il social net-work "Have Fun & Learn" (il trattino non è un refuso ma sta a sottolineare la natura incrementale del progetto stesso e della formazione degli alunni, autori cointeressati) per gli alunni delle mie classi è stato da me presentato all'Università La Sapienza in occasione della Conferenza Nazionale Annuale DIDAMATICA (Informatica per la DIdattica) organizzata dall'AICA a Roma dal 21 al 23 aprile.
L'apprezzamento con cui è stato accolto mi ha confermato che l'entusiasmo con cui ho intrapreso questa (faticosa) avventura era ed è giustificato. Il progetto è reperibile agli atti del convegno.
Come sapete l'accesso al network è protetto, ma per chi fosse interessato qui potete vedere le ISTANTANEE della piattaforma presentate alla conferenza: il quadro che danno risale a qualche mese fa (quando ho redatto il paper), nel frattempo si è prodotta un'ulteriore evoluzione.
Colgo l'occasione per ringraziare gli studenti e le loro famiglie per la collaborazione.

lunedì 18 gennaio 2010

PRIMI NUOVI PROGETTI a.s. 2009-2010

Sono pronta a condividere i progetti completati dai ragazzi in questa prima parte di anno scolastico.
Il primo riguarda un racconto condiviso delle vacanze estive che potete vedere qui sotto


Il secondo riguarda due esempi di ricostruzione su google maps di posti importanti del passato del presente e del futuro che è servita da spunto per rivedere alcuni tempi verbali.


Visualizza IMPORTANT PLACES IN MY LIFE in una mappa di dimensioni maggiori

mercoledì 1 luglio 2009

IL TEMPO LIBERO: UNA RISORSA PREZIOSA

Quali sono le attività preferite dai ragazzi del primo anno durante il loro tempo libero?
Eccone qui due in anteprima.